Mi consenta (ops!) un veloce riassunto delle puntate precedenti: la Lega Nord, che è rappresentata al governo da 4 ministri, di cui 2 regolarmente sposati con rito celtico celebrato da un druido (e noi che per anni abbiamo pensato che l'ideologo della Lega fosse il Prof. Miglio, mentre in realtà erano Goscinny e Uderzo, autori di Asterix!), si è da tempo autoproclamata "difensore della cristianità".[nell'immagine a fianco, il Senato accademico della Lega Nord mentre discute di riforme costituzionali e teologia della castrazione]
Nel frattempo, la Chiesa (intesa come vertice gerarchico) ha strepitato e strepita non tanto sulla violazione dei valori cristiani, ma sul mancato riferimento alle "comuni radici cristiane dell'Europa" nella costituzione europea.
In questi giorni, in un paesino del bresciano, i rappresentanti locali della Lega Nord hanno deciso che le "radici cristiane" affondano qualche settimana prima la nascita nella mangiatoia di Gesù, e cioè al censimento di Augusto, e pertanto in preparazione del Santo Natale hanno deciso di procedere coerentemente, censendo (ed eventualmente espellendo) tutta la popolazione straniera.
Domanda: non sarebbe meglio che la Chiesa richiamasse i "comuni valori cristiani" e coerentemente ne chiedesse l'applicazione, invece di barattare la primogenitura per un piatto di lenticchie?
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